MODULO DI SCIENZE NATURALI - DOCENTE RAFFAELLA TROVATO
Alunne partecipanti: Emiliana
Zito, Stefania Fiorenza, Morena Occhinegro, Jennifer Luna Berlato, Bianca Angelini.
“LA CITTÀ DEI DUE MARI” E I SUOI
DELFINI
Così è chiamata questa meravigliosa città che,
unica al mondo, è bagnata da DUE MARI: Il mar Piccolo e il mar Grande che si
incontrano nel Canale navigabile, reso ancor più bello grazie a un ponte a dir
poco eccezionale e molto originale chiamato Girevole, perché viene aperto frequentemente
per il passaggio delle navi dal mar Piccolo, ove sostano, al mar Grande per partire
verso le missioni militari italiane. Il
ponte Girevole è il simbolo della città di Taranto ed il passaggio delle navi
militari con l'equipaggio sul loro ponte è un momento molto suggestivo per i
familiari e gli amici che salutano i propri cari dal lungomare. Dalla parte opposta dell’isola della città
vecchia i due Mari si incontrano sotto il Ponte di sant’Egidio (o ponte di
Pietra). La bellezza del mar Grande è arricchita dalla
presenza del piccolo arcipelago delle Isole Cheradi: San Pietro e San Paolo; esisteva anche una terza piccola isola, di San Nicolicchio, oggi
scomparsa perché completamente inglobata nel polo siderurgico. Le isole Cheradi sono state basi militari
durante le guerre mondiali; anche negli anni successivi, infatti sono ancora
presenti installazioni militari usate per la difesa della città, ma oramai
abbandonate. L'isola più grande, San Pietro, non è più proprietà della Marina
Militare e può essere considerata una vera e propria area naturalistica, ricca
di vegetazione tipicamente mediterranea, poiché il divieto di approdo delle
barche negli anni ha preservato il suo ricco ecosistema. Molte specie di uccelli trovano rifugio
sull'isola di San Pietro, come il barbagianni, la beccaccia di mare, la
quaglia, il martin pescatore, il gheppio, le tortore, i gabbiani e i cormorani.Dal lungomare che si affaccia sempre sul mar
Grande è possibile contemplare dei meravigliosi tramonti e nelle giornate più
limpide si vedono le montagne, anche innevate, del Pollino e della Basilicata.Da alcuni anni è possibile ammirare nel golfo
di Taranto numerose specie di delfini che hanno trovato in queste acque il loro
habitat ideale per riprodursi.Dal
2009 l’associazione Jonian Dolphin Conservation, oltre a portare i turisti a
bordo di un catamarano per avvistare i delfini, conduce studi su queste specie. Quella più diffusa è la Stennela Striata, di
cui si contano più di 600 esemplari, più rari sono il Delfino Comune e il Grampo.
Se si è fortunati è possibile avvistare anche la Balenottera ed il Capodoglio,
che transitano però solo da marzo ad maggio. I delfini sono presenti nei nostri mari da più
di 4 mila anni ed infatti nello stemma della città è rappresentato Taras
(fondatore della città) che raggiunge la costa a dorso di un delfino.
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Visione dall’alto dei due mari di Taranto
ed i due seni del Mar piccolo
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Delfini che nuotano nel Mar Grande |
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Suggestivo passaggio di una nave militare
attraverso il canale navigabile,
con il ponte girevole aperto.
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Tramonto sul mar grande |
Da qualche anno si sta
programmando di trivellare il Mar grande e tutto il Golfo fino a Santa Maria di
Leuca, alla ricerca di Idrocarburi. Nella fase inziale della trivellazione si
usa una tecnica detta “air gun”, che
utilizza delle “onde d’urto” molto potenti per studiare il fondale alla ricerca
delle zone ricche di petrolio. Questa metodica potrebbe esser fatale per i
delfini poiché sono animali molto sensibili e le onde d’urto causano danni
fisiologici a diversi loro apparati, come quello uditivo, causandone anche
la morte dell’animale.
Anche l’attività delle piattaforme
petrolifere è un pericolo per gli animali che popolano il Mar Grande, sia per
l’inquinamento acustico causato dalle apparecchiature, che per l’alto rischio
di sversamento in mare di fanghi e petrolio, metalli pesanti e tanti altri
inquinanti che ucciderebbero i delfini e tutti i pesci. Senza considerare che aumenterebbe
il numero delle navi nella rada, ampliando il rischio di collisioni ed
incidenti, spaventando i delfini e rovinando il meraviglioso paesaggio che la
natura ci ha donato.
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Una trivella come quelle che dovrebbero costruire nel Golfo di Taranto |
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